La spieghiamo subito. Magari prendendola un pò lunga, ma arriviamo. Nella nostra vita bastarda e maconda ne abbiamo passate tante, affrontando prove tostissime: mangiatori di congiuntivi, carabinieri in protesta e in pantaloncini panoramici con vista palla, mostri mitologici piopolesi con dieci teste - e tutte di cazzo. Ma sinceramente i rischi più grossi li abbiamo corsi sfruttando il fattore campo, lì nella nostra vecchia sede oggi bonificata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità con gravi perdite di caschi blu. Noi colle mura amiche non è che non eravamo amici, non eravamo manco conoscenti: tu stavi là a escogitare nuove e fragranti cazzate quando passava un'ombra, un vortice quantistico, una ruspata d'antimateria. Ci facevamo forza, ci dicevamo Ma tu che hai visto? Io? Niente, che dovevo vedere?! E magari n'altro poco la creatura aliena ti mangiava la testa. Eroi veri. Ma non si può essere eroi per sempre. E allora un giorno il più innocente, il più coraggioso, quello col vocabolario di Piero Angela spezzò la congiura del silenzio: Minchia Guagliò, qua ci sono i Papaluti!!! Che non sono i gatti di polvere - in confronto i nostri erano tigri nel motore, come la Esso; che non sono la banale famazza - i nostri c'avevano famazza e setazza che manco un pullmino pieno di Pannella clonati; che non sono nient'altro che loro - i Papaluti sono i Papaluti, la cattiva coscienza di un aspirapolvere in pensione e di una scopa complemento d'arredo...
Alla fine là erano e là sono rimasti, eh: questo per dire che è la denuncia che conta. La denuncia e anche la botta di culo di non soffrire d'asma, altrimenti ricovero urgente ecciao. Nessuno tocchi il Papaluto, per noi. Lasciatelo vivere felice, farsi una famiglia, una villetta di purvarata. Non fate gli eroi, non fate finta che non ci sia. Il Papaluto è contro l'opinione pecorona e pecorina, contro la maggioranza che vince facile ma che non ha per forza ragione, contro la verità tagliata spessa come la mortadella. Il Papaluto è il controparere che hai voglia a nasconderlo sotto il tappeto. Sta lì, e lì potete trovarlo, puntuale e sfottente: un pò come questo blog inaspirabile, inscopabile (ma non come la Merkel...), che t'ammazza il Folletto il Mocio Vileda e pure qualche splendente certezza. Perché certe volte per pensare meglio e diversamente devi guardarti negli angoli. Alla prossima scopata.
Alla fine là erano e là sono rimasti, eh: questo per dire che è la denuncia che conta. La denuncia e anche la botta di culo di non soffrire d'asma, altrimenti ricovero urgente ecciao. Nessuno tocchi il Papaluto, per noi. Lasciatelo vivere felice, farsi una famiglia, una villetta di purvarata. Non fate gli eroi, non fate finta che non ci sia. Il Papaluto è contro l'opinione pecorona e pecorina, contro la maggioranza che vince facile ma che non ha per forza ragione, contro la verità tagliata spessa come la mortadella. Il Papaluto è il controparere che hai voglia a nasconderlo sotto il tappeto. Sta lì, e lì potete trovarlo, puntuale e sfottente: un pò come questo blog inaspirabile, inscopabile (ma non come la Merkel...), che t'ammazza il Folletto il Mocio Vileda e pure qualche splendente certezza. Perché certe volte per pensare meglio e diversamente devi guardarti negli angoli. Alla prossima scopata.
"Minchia Guagliò, qua ci sono i Papaluti!!!" fantastico, me lo ricordo...
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