mercoledì 26 giugno 2013

A LETTA CON IL NEMICO

Innanzitutto complimentoni. Dopo questo ennesimo e clamoroso successo, Ghedini doveva difendere il nipote contro la nonna per il furto della marmellata: per non beccarsi la sedia elettrica, il nipote l'ha licenziato. L'accusa ne chiede 6, i giudici ne danno 7, Silvione si piglia la condanna e un'altra brillante figura di merda. Per quanto gli costa e quanto rende, come difensore gli conveniva tenersi Thiago Silva e spedire Piango Nicolò: magari al Patetico Mavalà FottiBalle Club. Ma se l'avvocatissimo che fa malissimo almeno si consola con parcelle che sembrano la Finanziaria dell'Austria, agli altri chi cazzo ci pensa? Prendete Gasparri: se condannano Berlusconi, botte tric trac e bombe a mano! E adesso zitto zitto, colla solita faccia intelligente di quando non capisce una mazza: cioè di sempre. Interdizione dai pubblici uffici? Niente di grave - Sirvio per trombarsi le mignotte c'ha pure l'uffici privati! Eppoi il Piduista Inconsolabile Cicchitto, il Circo ambulante Ferrara, i due di Casa Vampirello Sallusti e Santanché: adesso facciamo il casino!!!! E invece - anche secondo la sentenza di primo grado - l'unico a farlo, il casino, era Silvione. Colle Orgettine, colle maiale vestite da parlamentari elette, con tutta la flottiglia di testimoni a pagamento che ha portato in aula. Bella gente affidabile e disinteressata: chi gli faceva il ruffiano, chi l'amico, chi l'avvocato, chi i pompini - tutti senza fattura, ma tutti con l'ingoio. L'unico che l'avrebbe fatto pure gratis era Fede, ma già che c'era per il servizio di Lucidatura Culo a Saliva qualche milioncino se l'è imboscato. Bugiardi, ladri, magnaccia. Il Rotary Club sezione San Vittore. La forfora, il muschio, lo scolo di qualunque passabile democrazia europea e mondiale: che in Italia sono mezza maggioranza di governo, infatti. Ah già, il governo. 'Sto governo che - essendo Letta di Pisa - pende pende ma non cade giù. O forse sì? Se v'ingrifano i gialli meno appassionanti di tutti i tempi, la soluzione noi l'abbiamo data su questo blog un post fa. Se invece volete studiarvi gl'indizi da soli, ecco qua: appena condannato Silvione ha incontrato il Presidente del Consiglio per parlare di riforma della giustizia. Che poi sarebbe la riforma dei magistrati - riformati direttamente come al militare, mandati a casa e al loro posto la sessione pomeridiana di Forum con Rita Dalla Chiesa e Bruno Sacchi daa' Terza Ccì. Letta contentissimo: è stato un incontro molto costruttivo, io ho portato le arance e il secondino in parlatorio è stato molto cortese... Silvio come don Raffaé di De André? Carcerato come Mario Merola? Non cantiamocela e non suoniamocela, non facciamoci manco i film: uno come Berlusconi in galera non ci va - sennò quello ti travia pure i pluriomicidi perbene.  La cella no, ma il violoncello malinconico nemmeno. Sì perché gli editorialisti, i direttori d'orchestra, i primi mandolinari e i trombettieri e gli zozzoni di fila delle Fanghe Intese sono tristi. E omertosi: solo Vendola e Grillo (fino a quando non gli parte la brocca...) hanno chiesto le ovvie dimissioni dal parlamento di Silvione. Per il Club Neodemocristiané di ovvio c'è solo lo stupore, la tristezza, lo sbigottimento. Ma come, allora anche da noi? Quindi quella scritta sulla legge uguale per tutti... Rassegnatevi, guagliò: il primo ministro non può trasformare una Questura nell'Ufficio Smistamento Mignotte - non può proprio, persino in Italia. E non può perché c'è qualcuno che ha la forza di ricordarglielo. Qualcuno che segue la legge e non la moda, qualcuno che col codice penale ancora non c'incarta il pesce, qualcuno che non crede che il pesce di B debba fottersi tutte le Istituzioni d'Italia. Turri, De Cristofaro, D'Elia. Segnateveli, questi nomi; ricordatevele, queste facce: fra poco saranno famosissime, e non perché hanno agito secondo coscienza anziché convenienza. Per il motivo opposto. PierPietro, la Signorina Signorini o qualche altro sicario Merdaset gli scoveranno un figlio stupratore, un amante bombarolo, un paio di calzini turchesi e cinque caccole attaccate sotto la scrivania. Il trattamento Boccassini-Mesiano, insomma, ti spezzo le gambe così impari. Menzogne, balle, diffamazione: ma finta o vera, la merda comunque è difficile da lavare via. Perché in Italia nessuno ti perdona di fare il tuo dovere. Perché in Italia le persone che resistono alle raccomandazioni, alle pressioni, ai mazzettoni la pagano carissima. Perché sono queste persone che bocciando il ciuccio ammanigliato a scuola, che non vendendosi la pratica al tangentaro, che mettendo la multa al padreterno e figlio di mignotta salvano l'Italia per un altro giorno. Le danno mezz'ora d'ossigeno, una pera di speranza. Sono il collante, lo spago, il filo di sputazza che tiene assieme il paese: altroché le Fanghe Intese e le menate Tutti Amici di Napolitano, che ormai la napoletana di caffé ci vuole per restare svegli ad ascoltarlo. I saggi di religione ebraica credono che, anche nel momento più buio, sulla Terra esistano almeno sei Giusti fra le Nazioni: e per ciascuno di loro nel tempo hanno piantato alberi che oggi sono un bosco. Noi - che siamo senza dio e senza pollice verde - per l'Italia c'accontenterremmo di quattro pomodori da insalata e una preccocara (foto Inps e Valfrutta). Basta avere pazienza, farsi ibernare e puntare lo scongelamento del microonde sull'anno 2321. Buonanotte, buonafortuna e buon scongelamento.











  

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