E dire che una volta si vendeva come l’Obama italiano. Oggi invece - sputacchiato da Putin, non cacato dagli alleati, in trip chimico su ‘sta Siria da missilare a cazzo e alla Bush – è Obama che si venderebbe figlie e mogliera per essere il Renzi americano. Qui in zona Papaluto il Fighetto del Chiantino ci sta sul culo, però lo stesso gli consigliamo di guardarsi il suo, di culo: e di guardare nello specchietto retrovisore ogni volta che va al bagno. Con tutti ‘sti fan all’improvviso per lui c’è il rischio uccello Paduli, anzi Pidduli. Vai Renzi, forza, miiittico Matteo, io sempre stato con te, eh, anche quando ero contro, anche quando ti volevo mettere il topicida nella finocchiona. Che tristezza, e che sveltezza a passare con lui. Fassino, Franceschini, Veltroni, Orlando e persino don Antonio Bassolino appositamente uscito dalla tomba di mondezza dov’era conservato: con un sostegno così ampio e fresco di catacomba, la prossima segreteria di Renzi il giovane sembrerà quella di Crispi e Giolitti da vecchi. Ad arrivarci, poi, al congresso. Correnti pericolose che nemmeno la tre e ottanta industrale, spifferi che manco al Colosseo, regole egizie scritte in sumero con sottotitoli in finlandese: più che le primarie al Piddì servirebbe un primario: di psichiatria. Per risolvere la paranoia staliniana dell’Unità, ma non nel senso della salamella arrosto o del giornale che ormai è bollito. Al congresso tutti uniti davanti, ché poi c’accoltelliamo con calma didietro. La verità è che ‘sti ex comunisti hanno buttato nel cesso il meglio dell’antico (la rettitudine morale, la vicinanza non paracula alle classi popolari, la preparazione culturale e politica della classe dirigente, tanto per dire due fesserie…) per tenersi il peggio. Ma aggiornato col peggio del peggio di oggi, colle trovatine berluschine, colle stronzissime furbate inciuciste. Una mostruosa cover-revival, insomma. Tipo Nicola Di Bari remixato da Moreno di Amici cantato con Mariano Apicella, tipo il comunistone Giorgio O’ Napolitano Filosovietico Nemico ‘e Berlinguer che adesso fa il SalvaLaPatria Beghelli di manica larga con Letta, Silvione, Mancino, Mori e compagnia delinquente. Politicamente di rosso non resta niente, ma zoologicamente sì: la ferocia da formicaio cannibale con cui ti e si sbranano fra loro — da formiche rosse, appunto. Guardate adesso. Giusto o sbagliato c’è un candidato segretario che piace alla base (suggerimento/avvertimento: più sbagliato che giusto, ricordatevi che a questi della base piaceva e piace ancora D’Alema, porcatroia D’Alema…) e che molto probabilmente vincerà. Normale, fisiologico, democratico che tu cerchi di contrastarlo nelle primarie, e contrastarlo anche in maniera tosta: se poi però va male, t’adegui e ci riprovi alla prossima. Non sia mai, che Lenin e Stalin piangono! La grande tattica bulgara degli anni 50 è arrivare al 97.000 percento di consensi, dare il cucuzzaro sano sano a chi non deve vincere, ma stravincere: così sembriamo un pugnettone compatto e compagno d’amici. Renzi sei forte, non posso batterti, io t’appoggio e un millisecondo dopo la vittoria te l’appoggio al culo. Meglio tramare che votare, meglio scannarsi che confrontarsi, meglio sparire che chiarire: le Botteghe non ci sono più, ma le Beghe Oscure vivono e lottano ancora insieme a noi, ex compagni e tutt’ora coglionazzi che ci credete!!! Il centralismo democratico, in pratica; in pratica l’esatto contrario della democrazia partecipata e trasparente; il Partito Democratico, il sostantivo che nega l’aggettivo. Tutti contro tutto, a partire da se stessi: a costo del partito stesso. Tutti assieme contro tutto il meglio, e a costo di tutti i costi: basta non dividersi davanti alla nostra gente. Ma vaffanculo, và. Allora meglio dorotei contro andreottiani, che là almeno un po’ di competizione e di sangue gruppo diccì negativo correvano. Dramma nel dramma, però, è che il Partito Antidemocratico è sicuramente il meno peggio in giro. Spariti i partiti popolari ci sono rimasti i clubboni e i clubbini populisti. Vi piace di più Forza Nuova Italia Popolo della Libertà ma soprattutto Libertà per il Presidente non mandatelo ai domiciliari che poi lì ad Arcore s’ingorgano tutte le troie della Brianza e noialtri puttanieri dell’esercito di Silvione ci dobbiamo arrangiare cinque contro uno? O vi arrapa di più il Movimento 5 Stelle, nel senso che per vedere le stelle con un calcio in culo basta ordinare un caffè nero quando GianBeppe Grilleggio dal blog talebano di Al-Qazzeida dice macchiato con zucchero di canna per tutti? O siete davvero degli zozzoni coprofagi della politica e vi piacciono i movimenti soprattutto di panza tipo Scelta Civica, prossimamente Sciolta Civica, quattro voti che a botta di coliche scazzose fra Casini e Monti stanno finendo in diarrea subatomica? Questo è il quadretto. Scegliete, o sciogliete, e perite. Sempre ricordando però che la democrazia in Italia è come la figa: non te la regala nessuno, ma te la possono fottere tutti. Ameeeeen.
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